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Perché risparmiare oggi non ha senso

Nel 1971 la storia dell’economia è cambiata e nessuno ci ha avvertito. Fino al 1971 risparmiare era una cosa buona. Dopo il 1971 risparmiare è diventata una cosa sbagliata e rischiosa.

Cosa è successo nel 1971?

In quell’anno Richard Nixon, presidente degli USA decise che il dollaro non era più una moneta, ma diventava una valuta.

Non è la stessa cosa? No, c’è una differenza sostanziale che da quel giorno ha influenzato ogni persona sulla terra, quindi anche te.

La differenza sostanziale tra moneta e valuta

Prima del 1971 il dollaro era una moneta perché per ogni dollaro di carta c’era un dollaro d’oro o d’argento. Dopo il 1971 Nixon ha detto: possiamo stampare più dollari di quante riserve d’oro abbiamo. Li garantiamo con la fiducia che il mondo ha nei nostri confronti e quindi nei confronti del dollaro.

Fiducia che è arrivata fino ai giorni nostri con gli USA che hanno un debito pubblico mastodontico e con il dollaro sempre più debole nei confronti dell’Euro.

Questa operazione ha un vantaggio almeno nel breve periodo: se hai bisogno di soldi, dollari in questo caso, li stampi. Il rovescio della medaglia è che il valore del dollaro è sceso costantemente dal 1971. Perché appunto non si tratta di vera moneta, ma di valuta, un documento di credito che dice “questo dollaro vale quello che vale perché tu hai fiducia che gli USA continueranno a essere un’economia prospera e solida”.

E anche se quest’economia scricchiola il mondo non può permettersi di far affondare il dollaro come un peso argentino qualsiasi.

Ma tutto questo cosa ha a che fare con te?

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Se risparmi una valuta, perdi denaro

Le valute si svalutano, è una cosa intrinseca. Perchè con le valute, poiché il denaro si stampa invece di dipendere da riserve auree (“phony money” come dicono gli americani, soldi finti) permettono di avere credito relativamente a buon mercato.

Se c’è credito relativamente a buon mercato si possono comprare attività, come gli immobili, che quindi crescono di valore. E se gli immobili crescono di valore, l’inflazione aumenta. E se l’inflazione aumenta, considerando che non hai praticamente interessi su un deposito di denaro, ecco che mentre risparmi perdi soldi.

È una balla che l’inflazione sia bassa, come dicono al telegiornale: è bassa se misurata sui beni di consumo, ma dovrebbe essere misurata sulle attività come gli immobili. Nel 2003, per comprare una casa di 100mq in una zona semicentrale di una piccola città ci volevano 8,4 anni di stipendio di un lavoratore medio, ma nel 2008 ci volevano già 10,8 anni e sono certo che oggi ce ne vogliono ancora di più.

Capisci perché risparmiare non ha senso? Investire invece ha senso.

Investire non è rischioso

Un luogo comune dice che investire è rischioso e per questo la gente si limita a risparmiare o a mettere i soldi con il “rendimento sicuro”. Ma hai visto come l’inflazione intrinseca delle valute significa che perdere soldi risparmiando non è un rischio, ma una certezza.

E perdere soldi investendo?

Facciamo un paragone: diresti che guidare la macchina è rischioso? È rischioso se la guidi bendato, schiacciando l’acceleratore, senza preoccuparti delle altre auto. Ma tu guideresti mai così?

Ovviamente no.

Tu vai in auto con fiducia e tranquillamente perché – anche se si può morire in automobile – sai come controllare il rischio. Sai come si guida un’auto, come ci si destreggia nel traffico, come andare veloce, ma in relativa sicurezza, in autostrada. Hai studiato, hai fatto pratica, hai imparato e oggi guidi senza nemmeno pensarci.

Quindi compi un’attività che intrinsecamente ha del rischio mortale, controllando così bene il rischio che neppure più ci pensi.

La stessa identica cosa puoi farla con gli investimenti. Devi studiare, devi capire, devi fare pratica. Devi anche andare a sbattere qualche volta, come succede con le auto (ora sai che non puoi fare quella curva in quinta!).

Inizialmente sarai iperprudente e andrai piano, poi capirai come funziona e acquisterai fiducia e potrai investire con rendimenti e rischi maggiori. Che comunque, saprai sempre controllare. Il rischio è ok, perché porta alti profitti: il segreto è la comprensione e la gestione del rischio.

Come non andresti in auto sempre in prima a 20 km/h oppure addirittura fermo, senza mettere in moto (non vai da nessuna parte e la macchina si rovina), così anche per gli investimenti, non ha senso che investi in BOT e CCT o metti i soldi sul Conto Arancio.

I soldi sono come l’acqua, non devono ristagnare altrimenti si rovinano. Devono fluire per poter aumentare il loro volume ed essere sempre belli freschi.

E quindi ora sai che le cose, nella realtà, funzionano al contrario di quello che pensa la gente: risparmiare fa perdere soldi e investire li fa guadagnare.

Ma si sa, la gente non ha idea di come si può diventare finanziariamente libera: non frequenta i miei seminari e non legge, come invece fai tu, questo blog.

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Alfio Bardolla
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